domenica 27 novembre 2011

Tocchi magici...

Esistono confini scritti su carte geografiche e confini insuperabili. Momenti che restano iscritti su metri e coordinate, latitudini e longitudini che segnano il passo di affetti e vita vissuta. Quando poi a questi si sommano e si presentano davanti parole ed argomenti ai quali si sfugge volentieri, ecco che succedono cose inspiegabili che rendono gli stessi confini, una volta a portata di mano, lontani mille miglia. E non è una corsa affannata alla ricerca della vittoria finale a bordo di una vecchia macchina, la vettura è giovane e piena di vita. Ma ci sono distanze che nemmeno una Ferrari può raggiungere schioccando le dita. Per questo c'è internet, skype e facebook. E allora ti abitui a facce virtuali, parole scritte e non più sussurrate. Non hai quella cosa, il tocco, mordito sulla pelle e doloroso nel cuore, di mani deliziose e piene di vita. E ti accorgi che è soprattutto quello che ti manca.

lunedì 5 settembre 2011

Nemmeno un addio o un arrivederci...

Avrei immaginato di descrivere con altre parole il mio pensiero. Siamo in momento in cui l'affetto è l'unica cosa che salva veramente i sensi e le relative persone. Il silenzio, però, è logorante per chi parla molto e all'improvviso smette, mentre è strano per chi scrive tanto ed a momenti cede ai puntini di sospensione. Parlare e scrivere fanno inoltre capire chi siamo e che cosa vogliamo, ma soprattutto cosa vogliamo essere o non essere. Ma per molti l'orgoglioso momento di fare i duri e lasciarsi a messaggi subliminali tende ad appagare i sensi ed a rovinare situazioni piacevoli. Ed è per questo che invece di parlare di amore, si parla di se e come, perchè o per cosa?
Il tentativo agnostico di non giungere a conclusioni affrettate è la spiacevole situazione di chi poi dopo pensa e ripensa ai sè, che appagano il dubbio e non la mente. E adesso siamo qui, con in mano freschi silenzi, orologi che scandiscono un ora, calendari che segnano date e stiamo a guardare il sole che lentamente sorge senza dirsi nulla. Nemmeno un addio o un arrivederci...ed è la situazione più spiacevole a chi crede in quacosa...

lunedì 2 maggio 2011

Ho elementi sostanziali, per mandarla a fare in culo...

La razionalità di alcuni gesti è una oscura strategia per giustificare l'ingiustificabile. Non sorgono i dubbi così all'improvviso, ma ci vogliono gesti e parole a volte celate. Quando però salta all'occhio la negatività delle persone ci rimani male, come a sorprendersi di determinati comportamenti. Ma l'importante è sempre credere che il futuro sia fiorito e che la globalizzazione dei paesi sottosviluppati sia un argomento buono per discutere in santa pace. Quei gesti e quelle parole espresse, invece, donano un senso di completezza che non valgono molto tempo ma riempiono gli occhi di orgoglio. E allora sei fiero di aver detto parole semplici ma toccanti. Ed ecco che passi per stupido. Ma la stupidità sta anche in un "Buongiono Principessa", solo che per apprezzare alcune parole devi essere serio, mentre se non le dici sei un mentitore. E se mai provi a chiedere spiegazioni ecco che le porte si chiudono, lasciando solo un piccolo spiraglio dove lasciarsi andare in frasi come "sà chi sono io, anche se non ho letto freud". Ma poi sto freud chi è? Io l'ho conosciuto in alcuni libri, seduto intorno a un gruppo di amici. E non ho dimenticato gesti e parole celate e nemmeno gesti e parole espresse. Ma resta comunque il fatto di aver creduto in qualcosa, aver detto molte parole, forse troppe, a coloro che invece hanno visto solo le mie rughe. E se allora la globalizzazione dei paesi sottosviluppati ha creato l'odio cocente verso i globalizzatori, beh non è colpa dei globalizzatori, ma da chi non vuol essere globalizzato. E' come amare chi non vuol essere amato. E' come avere amici su facebook che invece di scriverti direttamente, mandano messaggi subliminali, perchè nascondersi è molto semplice ed efficace. E allora conviene nascondersi dietro un video..che pressa poco fà cosi....http://www.youtube.com/watch?v=Jzt5EOgRCFU

mercoledì 13 aprile 2011

Nessuno è libero...

Un volto sudato e pieno di rughe su un corpo scuro di pelle grida che nessuno è libero. E una sottile constatazione che seppure siamo nel duemilaundici stiamo vendendo la nostra libertà al miglior offerente. Con il passare del tempo e l'aumento dell'industrializzazione, ma soprattutto della cultura, gettiamo l'occhio a ciò che ci può far risparmiare tempo e guadagnare soldi. Ed ecco che le nostre battaglie fanno una brutta fine. E sembrerà strano, ma è proprio un uomo nero, e con lui tutto il popolo afroamericano, che nel duemila ce lo ricorda grazie a youtube http://www.youtube.com/watch?v=4hv6sQXI1WY

venerdì 1 aprile 2011

Senza se e senza ma,,,

La fragilità di un muro amicale fà scomparire e apparire le tenui sensazioni che questa vita fà schifo. Sommate all'incertezza di un avvenire oscuro ed a tratti negativo ci apre davanti la consapevolezza che cosa facciamo e chi siamo..beh..non lo sapremo mai. Ci resta solo da credere che oggi l'unica cosa che conta veramente è credere e sperare in un mondo migliore. Un mondo senza problemi, senza malattie, senza stronzi/e, con tanti soldi e vita aperta. Un universo che nemmeno il milior sognatore riesca a concepire. Un pianeta che sia autosufficente, dove nn serva lavorare, dove se accendi la tv trovi notizie positive, che se apri il portafogli lo trovi pieno di soldi. Ma alla fine se è tutto semplice vale la pena vivere? Le difficoltà, le vere difficoltà credo che ci aiutino a vivere ed a godere di quegli attimi e di quelle brevi sensazioni di felicità che ricordi tutta la vita. Un gesto, una parola o una situazione che ti dicono si...vale la pena stare su questo bel pianeta di cascate e montagne, mare ed isole, città e periferie. E credo che valga anche sentire un'amico che è l'amico più sbagliato al mondo perchè ti dice che sei bella ed anche perchè sei bella e ti dice che sei brutta e perchè sei brutta. Un docile amico, che lascia i suoi problemi, come ogni altro uomo al mondo, in un piccolo angolo di cuore per vivere e magari dire agli altri come bisogna vivere, malgrado sia sbagliato toccare momenti ed argomenti difficili, ma con la consapevolezza di fare un bel lavoro. Ma un bel lavoro non lo farai mai, perchè il mondo fà schifo...ma ci stiamo su questa terra e credo che l'ottimismo sia la cura migliore...senza se e senza ma...

sabato 19 marzo 2011

Musa...

A Lei, che nascosta dietro parole celate accompagna i miei pensieri in un gioco reciproco tra cuore e magia, voglio regalare il pensiero più amichevole mai espresso. Sussurra affetto da ogni angolo e mentre si nasconde dietro lettere e messaggi di ricerca, continua a crede nel mistero dell'amore sotto vecchi aspetti. Basta solo spingerla poco oltre e poi prende coscienza e tira fuori le unghia e il carattere nascosti da occhi luccicanti. Alti e bassi non la sconfiggono e la formano nella giungla quotidiana di una vita troppo breve quando stringe tra le mani un cuore e troppo lunga quando ne è alla ricerca. Oggi è il suo giorno, quel giorno che non è scritto su una carta d'identità ma negli attimi piacevoli che rendono la sua ispirazione necessaria e fondamentale, per gli uni e per gli altri.

Auguri Musa...

sabato 5 marzo 2011

Use somebody

Fuori, nella notte, mentre fate festa, io dormo impegnato in battaglie per dare forma al poeta ed al ritmo.
Spero che ve lo faccia notare...